27 Gennaio: è il giorno della Shoah, il Giorno della Memoria, il giorno in cui si fa memoria di ciò che accadde nel corso della seconda guerra mondiale, uno sterminio programmato a scapito del popolo ebreo, ma anche a scapito di altre centinaia di migliaia di persone giudicate una minoranza senza valore per il regime nazista.
27 Gennaio: è la data della prima Giornata Speciale scelta da Con_Tatto per iniziare questo percorso insieme che si snoderà lungo tutto questo anno e che si vuole caratterizzare per degli incontri a cadenza mensile (url giornata speciale)
Voi ci credete al caso? Io NO!
E non penso che sia casuale che la giornata scelta per l’ apertura di questa nuovo progetto di Con_Tatto sia proprio questa, anzi penso che questa scelta esprima bene la determinazione con cui Noi di Con_Tatto diciamo NO ad ogni forma di antisemitismo e dimostra il nostro impegno a muovere cuore e menti facendole organizzare perché tutto ciò non accada di nuovo.
Il Giorno della Memoria serve proprio a non dimenticare le sofferenze di allora, per saper scegliere di evitare nuove sofferenze oggi, ad altri popoli e ad altre persone, in qualsiasi parte del mondo.
Il volo di Sara Edizioni del Borgo |
Per fare che ciò avvenga il ricordo può molto, perché il ricordo è attivo e non solo in chi ha purtroppo vissuto quel terribile periodo storico ma anche in chi successivamente ha ricevuto in dono il racconto dei fatti, dei vissuti, dei sentimenti.
Per questo Con_Tatto ha organizzato una Giornata di Incontro tra generazioni, tra “nonni” e “nipoti”, abbiamo preparato un luogo e un tempo (la mattina del 27 presso l' istituto comprensivo anzio 1 - plesso Saragat) dove avvenga la trasmissione della storia, della memoria. Attraverso la partecipazione delle persone anziane della nostra comunità cittadina daremo la possibilità ai bambini di oggi di toccare la storia, di sentirla e capirla non solo attraverso i canoni didattici e cognitivi ma attraverso i vissuti, le emozioni che accompagneranno i racconti e le letture che i “nostri” nonni proporranno.
E se qualcuno si sta chiedendo se non è brutale e forse persino ingiusto parlare ai ragazzi di avvenimenti atroci come l’ uccisione di milioni di persone in nome di un qualsiasi ideale, noi rispondiamo riprendendo le parole di Elisa Springer, scrittrice e autrice di memorie sulla sua esperienza di deportata al campo di concentramento di Auschwitz e testimone della Shoah:
La nostra voce, e quella dei nostri figli, devono servire a non dimenticare e a non accettare con indifferenza e rassegnazione, le rinnovate stragi di innocenti. Bisogna sollevare quel manto di indifferenza che copre il dolore dei martiri! Il mio impegno in questo senso è un dovere verso i miei genitori, mio nonno, e tutti i miei zii. E’ un dovere verso i milioni di ebrei ‘passati per il camino ‘, gli zingari, figli di mille patrie e di nessuna, i Testimoni di Geova, gli omosessuali e verso i mille e mille fiori violentati, calpestati e immolati al vento dell’assurdo; è un dovere verso tutte quelle stelle dell’universo che il male del mondo ha voluto spegnere… I giovani liberi devono sapere, dobbiamo aiutarli a capire che tutto ciò che è stato storia, è la storia oggi, si sta paurosamente ripetendo.
Elisa Springer, Il Silenzio dei Vivi
Elisa Springer, Il Silenzio dei Vivi
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