mercoledì 25 febbraio 2015

LA FORZA DELLE DONNE



E' ormai più di un mese che lo pubbliciziamo, lo postiamo, lo mettiamo in luce e a breve sarà il gran giorno, come si dice per i grandi eventi: fervono i preparativi per la serata di premiazione de il Primo Concorso di Poesia La Forza delle Donne organizzato dall' Associazione Con_Tatto e da Emme, il Magazine delle Mamme e delle Donne e inserito, con nostro grande piacere, all' interno della manifestazione "8 poetesse per l' 8 Marzo" ma ancora non mi sono mai fermata a presentarvelo questo evento che è quello che abbiamo scelto per celebrare la nostra terza giornata speciale dell' anno, l' 8 Marzo: la Giornata Internazionale della Donna.


La Forza delle Donne.
Sembrerà scontato, mille volte trattato e forse lo è, ma ci sembra fondamentale ancora una volta metterlo in luce questo tema e ci piace farlo attraverso un mezzo tanto intenso quanto delicato come solo una poesia può essere.

Le poesie, come le storie,  sono un'arte curativa, sono medicine, balsamo potente, «vitamine per l'anima» 
e noi di Con_Tatto e di Emme vogliamo contribuire al nutrimento dell’ anima delle persone, di chi scriverà, di chi leggerà, di chi ascolterà e di chi sarà musa ispiratrice di ogni parola che verrà scritta per partecipare a questa nostra iniziativa. 


Nel pensare a questo tema e a questo concorso ci siamo ispirate (eh si, noi donne per le donne) a tutte coloro che credono in ciò che fanno, quelle che si impegnano per recuperare le dimensioni di quell' “istintualità” e di quella creatività perdute,  a volte soffocate da schemi, limiti culturali e sociali. Sono quelle donne che riconoscono e danno voce alle proprie ansie, alle proprie frustrazioni e non smettono di ricercare e riscoprire il loro ruolo nella propria vita. La nostra musa è la donna che può trovare in se stessa la forza di volontà, il coraggio e l'energia per cambiare il corso della propria storia individuale e nel far ciò aiuta il suo mondo circostante, e non solo, a diventare migliore . Per far ciò non si arrende davanti agli ostacoli che le impediscono l'espressione del proprio essere e l'autentica conoscenza di sé. Conoscersi meglio significa essere consapevoli e la consapevolezza del proprio essere rende libere...di essere, di agire...e di non accontentarsi di situazioni che in apparenza sembrano comode e semplici. Ci ispiriamo, quindi a donne libere ma anche a donne leali, prima di tutto con se stesse e poi con l’altro, a quelle donne la cui forza spesso si coglie oltre che in loro e nel loro operato, nella serenità evolutiva dei loro figli, nella realizzazione personale dei loro cari, nel non sentirsi soli di chi ha modo di averle incontrate e aver condiviso anche solo un tratto della propria vita con loro.



Con questa giornata vogliamo aiutare le persone a fermarsi a pensare e a riconoscere l’ impegno che da sempre la donna ha messo e continua a mettere per far evolvere la società, per migliorarla. Per fermare l’ attenzione su Con_Tatto e su Emme e la loro volontà di essere Accanto alle donne in tutte le sue fasi di vita. Allo stesso tempo vogliamo promuovere il benessere e benvivere delle persone e questo non può avvenire senza la cultura, senza promuovere la parteciapzione attiva nel fare cultura da parte della cittadinanza.

E ora che vi abbiamo presentato i nostri perchè, la nostra passione che anima questa iniziativa, vogliamo invitarvi ad esserci, ad unirvi a noi.
La cerimonia di premiazione delle prime tre poesie finaliste si terrà:

 Domenica 8 Marzo ore 17,00
presso il Forte San Gallo
(Sala dei Sigilli)
Via Gramsci, 5 00048 Nettuno (Roma)
 

venerdì 20 febbraio 2015




NOTA BENE: il regolamento rimane lo stesso ma avete più tempo per inviarci la vostra poesia (una sola per partecipante, please!), accompagnata dai vostri dati anagrafici e di recapito (vedasi regolamento colonna destra di questo blog).
Le aspettiamo!

venerdì 13 febbraio 2015

Dopo più di 10 anni non sono più una mosca bianca a parlare di cancro infantile,
dopo più di 10 anni gli altri, molti altri, sono interessati a sentirne parlare!
Più di 10 anni in cui altri, molto impegnati sul campo, hanno fatto dure battaglie per tirare fuori tutto questo da un ghetto, forse meglio da un buco nero.

Cancro e bambini... 2 parole che è proprio difficile mettere insieme, 2 immagini così agli antipodi da creare un ossimoro.

E invece parliamone: i bambini si ammalano, non sono tanti, ma si ammalano. I loro tumori sono in parte diversi da quelli degli adulti: molto dipende dall'età, ma tantissimi in percentuale sono i tumori del sangue (leucemie e linfomi) e vari i tumori del sistema nervoso.
Sempre di più questi tumori vengono curati e i bambini guariscono e diventano grandi.

Io mi sono avvicinata quasi per caso (ma poi nulla è per caso...) a questo mondo: prima sulla carta, poi nella realtà. Ho scoperto nel contatto quotidiano la forza e la debolezza di questi bambini e di queste famiglie, il coraggio e l'umanità degli oncologi (non posso dimenticare la dr.ssa Ilaria L.). Ho imparato che le famiglie fanno quello che possono, che gli operatori danno tutto quello che sanno e che i bambini...

Ecco, i bambini ti insegnano il presente: un bimbo di 2 anni con la flebo in day hospital corre sulla sua macchinina mentre mamma o papà lo rincorrono con l'asta che tiene la flebo, perché mentre aspetta lui vuole giocare e i suoi genitori sono lì anche per questo.
I bambini ti insegnano che hanno bisogno che tu li veda come sani per crederci anche loro: un ragazzino di 8-9 anni sta con me e la collega flautista a cantare e giocare, lo chiamano e torna con l'ago cannula alla mano, la mano impietrita, lui irrigidito... una pallina e una musica dolce lo aiutano a fidarsi e a ricominciare a muovere le dita, a sentirsi bambino.
I bambini ti insegnano che sanno prendersi cura delle fragilità dei genitori: una bambina di 10 anni, osteosarcoma operato e zoppica, la mamma mi chiede di non dirle nulla nel mio darle il questionario che serve per la tesi, perché la bambina non sa niente, la rassicuro e mentre la bambina risponde alle domande mi guarda e fa: qui, dici gli antidolorifici x per y? forse sa più lei di tutti noi... Come lo dici alla mamma che si stanno proteggendo a vicenda e forse si fanno un gran male?
I bambini ti insegnano l'autenticità e l'adattamento: la bambina di 10 anni cui dico "vuoi compilare un questionario, mi serve..." e  lei "ci siamo visti 20 giorni fa, ero in camera sterile, non mi riconosci, vero? avevo i capelli ricci" (ora ha la bandana).

Il mio viaggio in oncologia pediatrica inizia da qui. Poi c'è tanta formazione, studi, pubblicazioni, impegno clinico... in un percorso d'amore e di rispetto per le persone incontrate.
L'approdo professionale è la consapevolezza che quando si ammala un bambino c'è una famiglia e in essa tante persone, con le loro emozioni e i loro pensieri, che hanno bisogno di accoglienza, ascolto e sostegno; ci sono persone la cui vita subisce uno shock forte, ci sono tante esigenze da tenere presenti... c'è una malattia da curare; ci sono persone da sostenere perché possano vivere la loro vita in pienezza; ci sono il presente di tutti  da vivere senza che la malattia diventi totalizzante e il futuro di tutti da rendere pensabile e realizzabile senza rinunciare ai sogni, magari rivedendoli; ci sono le persone che curano che si feriscono ogni giorno un pochino o molto e meritano di poter sanare le loro ferite.
L'approdo personale è un senso della vita radicato in modo profondo e una ricchezza che solo l'incontro con l'altro può darti e di cui non potrò stancarmi mai, è la certezza del limite nel mio lavoro, è la fiducia nelle risorse delle persone...


venerdì 6 febbraio 2015

7 Febbraio: Fate la vostra domanda...Con_Tatto risponde!



Sarà capitato anche a voi di aver pensato: “Averlo saputo prima!” o “Peccato che ormai sia tardi” o “Quando serviva a me non lo sapevo che c’era… si poteva…”e il tutto accompagnato da una sensazione di fastidio, di amaro in bocca perché ad ognuna di voi certe informazioni sarebbero proprio servite, ne avevate proprio bisogno, c’è stato un momento in cui non sapevate come fare o a chi chiedere.
Con_Tatto vuole esserci per questo, per aiutarvi a trovare le risposte, per capire anche solo a chi andare a fare le vostre domande, a chi rivolgervi per ricevere le informazioni o il sostegno giusto per ognuna di voi.
Per questo abbiamo scelto di dedicare la Giornata speciale di Febbraio, la Giornata Internazionale per la Vita, a creare i presupposti perché una vita venga accolta con dignità e rispetto, ma perché ciò avvenga è giusto che le donne e gli uomini che diventeranno genitori possano ricevere tutte le informazioni che ritengono opportune riguardo a quel meraviglioso processo che è la procreazione.

Come lo vogliamo fare?
Dedicando tempo ad ognuno di voi, a chi vorrà fermarsi a farci una domanda.

Dove?
Doppia possibilità:
vis à vis presso

L' isola del Bimbo
centro commerciale Anteo, Anzio
dalle 10,00 alle 12,00
del 07/02/2015

 oppure on line su

facebook: https://www.facebook.com/associazionecon.tatto2012?fref=ts  (potete contattarci in chat privata)

email: associazionecon.tatto2012@gmail.com

twitter: con_tatto2012

dalle 10,00 alle 12,00
e
dalle 15,00 alle 17,00


Gli argomenti? 

Noi ve ne proponiamo alcuni (fase preconcezionale, gravidanza, allattamento, disturbi post nascita, donazione del cordone, ecc.) ma gli altri vorremmo che ce li chiedeste voi e noi promettiamo che se non sapremo rispondere proprio a tutto subito subito, faremo una ricerca per voi e vi ricontatteremo nell’ immediato futuro.
Allora che cosa aspettate?

Fate una domanda….Con_Tatto risponde!