domenica 27 luglio 2014

Accanto a te, come vuoi tu (10)

da ottima cybernauta e da curiosa incallita mi imbatto in un blog...

...e mi sono ritrovata, ho detto caspita, la pensa come me!
se ripenso al mio primo dopo_parto, mi vedo in cucina ad ingurgitarmi un panino di nascosto dopo aver dato al poppata al piccolo e prima di essere invasa di parole dal via vai che si era stabilito con fissa dimora a casa mia!
mia sorella 10 anni dopo, stessa situazione, anche se lei aveva me dalla sua parte, che l'incoraggiavo a darsi il tempo.
finché un giorno insieme rielaborando questa situazione abbiamo detto caspita certo che se
ci fosse stata un'ostetrica a spiegarmi il parto o l'allattamento.
e perché se ci fosse stata la psicologa a schiarirmi le idee, e capire che la paura e l'ansia erano solo il mio senso di responsabilità che cresceva insieme a me e a mio figlio.
e perché se invece della vicina di casa che mi dava ricette e unguenti vari per il gonfiore delle mie gambe io avessi avuto un'esperta di yoga, mi sarei pure rilassata e in sala parto...la respirazione si che mi avrebbe dato una gran mano!
insomma imbastiamo tutti questi se con i tanti ma...
come fa una mamma a trovare pure i soldi per tutte queste consulenza,
ma come lo spiego a mia suocera che mio figlio crescerà bene anche con il mio latte, ma dove li trova una mamma tutte queste figure professionali?
ecco misura di qua, taglia di la, cuce questo attacca quello...ne è venuto un bel progetto....ha avuto una gestazione di 9 mesi ...
ma alla fine abbiamo trovato anche il modo per farle gratis e a domicilio queste attività: la famosa colletta che adesso ovviamente per fare figo deve avere un termine inglese CROWDFUNDING. si raccolgono i soldi e si pagano le esperte, si apre la porta e si accolgono le mamme. toh... il team c'è ed è bello gasato per partire...
stiamo raccogliendo i soldi bastano anche €2 per ciascuno e il vestito è pronto per la sfilata...sono sicura della sensibilità dei tuoi fan e della tua disponibilità....perché una mamma è una mamma!

Noi mamme di Con_tatto



Accanto a te, come vuoi tu

lunedì 14 luglio 2014

Donazione... perché?

Ad un certo punto ci arriva un messaggio per l'associazione:

"ciao.....penso che se fosse davvero un'associazione per il "prossimo" anche i professionisti lavorerebbero gratis.....non esiste neanche una struttura dove avvengono le visite ma domiciliate o presso studio professionista......avete trovato un bel modo per guadagnare!!!!....P.S. le donazioni proprio perché tali non sono a partire da!!! grazie ma non ho intenzione di pubblicizzare un vostro tornaconto."



Ci resto un po' male… L come sempre quando qualcuno non mi capisce...

poi penso: e se lo pensassero altri?
e ancora: qual'è l'incomprensione?
il messaggio diventa così uno stimolo a pensare, non un freno!

Ecco, io credo ci sia di fondo un'idea che combatto da anni: chi si occupa del sociale deve farlo gratis, deve essere volontariato. Mi risuona come .... se chiedi un bacio o un abbraccio non ha valore, non è come se fosse spontaneo.
Ma siete sicuri?
Io mi occupo del sociale per professione: ho studiato e investito, e ancora investo, nella mia formazione. Poi ho un vizio: mangio! e anche la mia famiglia! Insomma per me è lavoro, per i professionisti del sociale è lavoro! e pago le tasse...

L'associazione non è a scopo di lucro: non dividiamo gli utili, paghiamo le spese e le persone che lavorano (con fattura o ritenuta d'acconto) e forniamo servizi.
Non è un'associazione di volontariato: chi può permettersi di fare volontariato per molte ore oggi? come faccio a offrire un servizio costante e efficace di questo tipo con poche ore di volontariato al mese di tante persone?

E però abbiamo l'ambizione di offrire un servizio a tutti: se tutti se lo potessero permettere saremmo ampiamente fuori dalla crisi, ma non è così! e crediamo che il benessere debba essere alla portata di tutti. L'associazione può ricevere donazioni e nella trasparenza offrire servizi retribuendo i professionisti.



Non c'è sede delle attività, ci dicono! Vero: i professionisti si spostano a casa delle pazienti, come ci insegna Daniel Stern, in questo modo si osserva da vicino la "costellazione materna", e per alcuni servizi mettono a disposizione i loro studi professionali. Oggi è anche un modo di contenere le spese.

http://www.eppela.com/ita/projects/869/accanto-a-te-come-vuoi-tu

lunedì 7 luglio 2014

Accanto a te, come vuoi tu! (9)

Ritrovarmi madre, da professionista della salute e da donna che viaggiava sempre a tremila, mi ha proposto un ritmo nuovo: da quando il peso cominciava a farsi sentire sulle gambe e nei polmoni e mi sono scoperta capace di rallentare, di godermi i passi. Ritrovarmi madre. da donna iper-logica-razionale, è stato un tuffo nel modo delle emozioni, nel non verbale, nel prelogico, nell'istintivo .
Un rapporto nuovo con il mio corpo: deformato, sì, ma da una morbidezza accogliente!
un rapporto nuovo con il mio compagno: intimità, trasparenza totale.
Un rapporto unico e totale col mio piccolo: nessuna possibilità di tirarmi indietro.
Emotivamente a 360°!
Per il fare pratico ho imparato piano piano a recuperare spazi, mai più miei del tutto, ma pur sempre miei. In questo quante cose mi sono state utili e quante ... anche no! Ho imparato, vissuto, sofferto...
E sono cresciuta con l'idea che
ogni mamma è unica e merita il meglio per sé, soprattutto merita di essere ascoltata...
non dai salvatori, i persecutori o le vittime del caso, quelli che "tu devi, so io cosa ti serve", quelli che "hai voluto la bicicletta...,
non sai che ti aspetta...", quelli che a loro è sicuramente accaduto di peggio.
No, essere ascoltata e accolta silenziosamente, creando uno spazio per le domande che la mamma non sa nemmeno di avere o quelle che ha sempre coltivato.

E penso che a quelle domande possa cercare la sua risposta, quella che le somiglia, che diventa un conforto, un riparo, senza dettami, senza scelte univoche. E così ho condiviso la mia idea e chiesto aiuto a tutti gli specialisti che potevano avere a che fare con le mamme in attesa e le neomamme e che condividono con me l'idea del rispetto dell'altro, della sua volontà, della sua responsabilità e autonomia di scelta. 
Porto avanti così il principio della centralità della persona. Porto avanti così quel "esplorate territori nuovi pur di realizzare il progetto a cui tenete" e il "vivere in modo costruttivo e creativo richiede una scelta continua" di Pio Scilligo, il papà buono che mi ha guidato verso la mia professione.

http://www.eppela.com/ita/projects/869/accanto-a-te-come-vuoi-tu