sabato 14 marzo 2015

mangio. mangio? mangiooooooooooo!

Siamo in nove sedute alla meno peggio, tra poltrone, sedioline e posti a terra... Nuove collaborazioni che si sono rese disponibile a pensare insieme.
Ci ritroviamo così a discutere di cosa può essere utile, di cosa possiamo fare e di cosa offre e non offre nel nostro territorio.
E ci ritroviamo a mettere il cibo al centro del nostro gruppo di lavoro.
Perché mangiare ci piace, perché abbiamo provato che dar da mangiare non è solo nutrire il corpo, perché non si mangia solo per fame, perché non sempre siamo padroni di decidere cosa mangiare, perché se ne raccontano tante....
 

E parte così il nostro gruppo alimentazione... 
5 professionalità: assistente sanitario, nutrizionista, ostetrica, counselor, psicologi - psicoterapeuti,
8 professionisti a ideare un servizio integrato...
Quattro temi portanti:
*      alimentazione della donna in gravidanza e nel postparto e alimentazione del neonato e del bambino piccolo,
*      alimentazione e disturbi ansioso-depressivi
*      disturbi del comportamento alimentare
*      alimentazione in alcune patologie mediche (diabete, celiachia, disfunzioni della tiroide).
Varie iniziative in progettazione: conferenze divulgative, incontri esperienziali, ambulatorio integrato...
e poi eventi per tutta la famiglia intorno al tema del cibo, tra il far conoscere e confrontarsi e il fare insieme, perché cibo è anche convivialità e perché ciò che mangiamo non nasce nel supermercato!


Così, mentre tanto lavoriamo, incontriamo l'iniziativa di "Mi nutro di vita", un'associazione di volontariato che lotta socialmente e moralmente per sensibilizzare, dare voce ad un argomento troppo spesso sottovalutato, lasciato vivere in silenzio, come quello dei disturbi del comportamento alimentare. "Mi Nutro di Vita nasce per dare una voce che sia un inno, una lotta per la vita come quella di Giulia, che a soli 17 anni se n'è andata mentre aspettava di entrare in un centro di cura per disturbi del comportamento alimentare. La cosa più difficile per chi soffre di DCA è chiedere aiuto, tendere la mano per farsi aiutare, poiché molto spesso si nega a se stessi quello che l'anima e soprattutto il corpo stanno subendo" (il papà di Giulia e presidente dell'associazione).” Le giornate di “mi nutro di vita” vogliono sensibilizzare all’anoressia e alla bulimia, ma anche al binge eating (disturbo da alimentazione incontrollata) e altri disturbi sottosoglia.
 

A noi come sempre piace pensare in ottica di prevenzione e ampliare il campo, perché i DCA sono disturbi psicologici e chiamano in causa emozioni e pensieri, e anche inevitabilmente relazioni. Per questo vi parliamo in questi giorni sulla nostra pagina facebook e nei prossimi mesi con iniziative sul territorio di allattamento e svezzamento, ma anche di umore e alimentazione. 
Vogliamo accendere i riflettori tutto l’anno sul significato personale e relazionale del nostro avvicinarci alla tavola… affinché i disturbi siano sempre meno e le difficoltà diventino affrontabili.







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